Venerdì 21 giugno a partire dalle ore 9 fino alle 13 , la Federazione Nazionale delle professioni infermieristiche (450mila iscritti, il maggior Ordine italiano) presenta ufficialmente il suo nuovo Codice Deontologico che riconosce l’infermiere come professionista e come persona; riconosce il cittadino come curato e come persona; riconosce la società nella quale viviamo e quella in cui vorremo vivere; riconosce la normativa attuale e ne prefigura la sua evoluzione; riconosce la relazione con l’assistito come momento di cura.
Soprattutto fa da guida all’agire degli infermieri nei confronti dei cittadini e degli assistiti sotto la vigilanza degli Ordini professionali, e rappresenta per gli stessi cittadini anche una guida per sapere quali sono i doveri degli infermieri verso i loro bisogni di salute.
Hanno dato conferma della loro partecipazione (gli interventi sono previsti partire dalle 10,45), oltre alle associazioni dei pazienti che rappresentano i primi destinatari del Codice deontologico, il ministro della Salute Giulia Grillo, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri, la presidente della Commissione Affari sociali della Camera Maria Lucia Lorefice, la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera Rossana Boldi, il presidente della Regione Lazio Pd Nicola Zingaretti.
Il Commissario e futuro presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, impossibilitato a intervenire per motivi personali, invierà un video, volendo assicurare comunque il suo intervento e la sua partecipazione,
Una giornata importante e ricca di rilevanti interventi, che soprattutto in questo momento delicato della sanità nazionale, rappresentano una panoramica completa del pensiero istituzionale e l’argomento che comunque fa da base all’agire di una professione, quella infermieristica, che raggruppa oltre il 45% dei professionisti della salute, ne regola il comportamento professionale per offrire la migliore risposta in termini di salute ed è lo strumento fondamentale per la relazione con l’assistito.