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Targa in memoria di medici, infermieri e operatori sanitari: Il sindaco Lodispoto avrebbe fatto meglio a tacere che non insultare il presidente OPI BAT Papagni

Nessuna ripicca personale, solo la presa d’atto di una omissione clamorosa alla quale l’amministrazione comunale di Margherita di Savoia e il suo sindaco, Bernardo Lodispoto, hanno posto rimedio all’ultimo momento”.

Il presidente dell’OPI BAT, Giuseppe Papagni, replica alle dichiarazioni, per certi versi offensive, del primo cittadino di Margherita di Savoia all’indomani dell’apposizione della targa in ricordo di medici, infermieri e operatori sanitari colpiti dal Covid-19 in questo terribile pandemia.

La mia assenza alla cerimonia, come motivato nei giorni scorsi, era dettata da una clamorosa omissione che l’amministrazione comunale di Margherita di Savoia stava perpetrando. Perché – spiega il presidente Giuseppe Papagni – sulla targa ricordo gli infermieri non erano citati. Lo abbiamo fatto notare anche all’assessore alle Politiche sociali, Grazia Damato, che è un’infermiera, senza ricevere risposta se a quell’omissione si sarebbe posto rimedio. A quel silenzio abbiamo replicato con la nostra assenza alla manifestazione”.

Aver rimediato all’ultimo momento non assolve del tutto l’Amministrazione comunale e il sindaco: sarebbe bastata una telefonata che però avrebbe avuto il senso di un’ammissione di colpa da parte dei protagonisti di questa vicenda. Per questo – ribadisce Papagni non c’è stata nessuna ripicca personale.

E sul mio ruolo di rappresentanza degli infermieri della BAT, invito il sindaco Lodispoto a rispettare le regole democratiche. Le stesse che, credo, hanno permesso ai suoi cittadini (non tutti probabilmente) di eleggerlo. Nonostante il suo scivolone, non mi permetterò mai di sostenere che il margheritani meritano di essere meglio rappresentati”.