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Chiarimento richiesto al dott. Gaetano Dipietro, in seguito agli articoli pubblicati da Quotidiano Italiano, sulle gravi accuse rivolte al personale del Servizio Emergenza Territoriale 118

Il collegio IPASVI BAT in una nota a firma del presidente Giuseppe Papagni, nella sua funzione di garante della qualità delle cure erogate ai cittadini ed in rappresentanza e tutela della professione infermieristica, in seguito alla pubblicazione dell’articolo in data 25/10/2017 sul giornale online Quotidiano Italiano dal titolo roboante (Caos 118, centrale operativa accusa Medici e Infermieri: “soldi dai pazienti e interventi urgenti rifiutati), chiede chiarimenti riguardo le gravi accuse rivolte al personale del Servizio di Emergenza Territoriale 118.

Nell’articolo vengono elencate una serie di riprorevoli comportamenti, ripresi nel secondo articolo (Caos 118, infermieri e medici sotto accusa. Andreula (IPASVI): “Basta accuse generiche fuori i responsabili) con la pubblicazione della lettera del direttore U.O.C. SET 118 – PPIT dott. Antonio Dibello rivolta ai referenti di Area SET – 118 dopo, (secondo quanto riportato dallo stesso) ….omissis “… varie segnalazioni ricevute dal Direttore di Centrale Operativa 118, risulterebbero comportamenti poco professionali e alcuni con connotazioni di scarsa deontologia, arroganza, spregio alla salute del cittadino …”.

Nello specifico, il Direttore della Centrale Operativa 118 di Bari e BAT (collocata nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari), dott. Dipietro Gaetano, attraverso una nota …omissis “… protocollata il 23 ottobre 2017 al n.° 241683, le contestazioni risultano ancora più gravi”.

Le accuse avanzate a medici ed infermieri in servizio sulle ambulanze da quest’ultimo, riprendono fatti che prefigurano profili di responsabilità deontologici, disciplinari e penali.

Nel dettaglio, le accuse mosse su:

  • Equipaggi fermi presso ristoranti e bracerie.
  • Medici che rifiutano interventi in emergenza.
  • Infermieri che chiedono quattrini ai pazienti.
  • Ambulanze bloccate al Pronto Soccorso.
  • Sim dei localizzatori manomesse vistosamente.
  • Telefonate di svariati minuti per accettare l’assegnazione di un intervento.
  • Irruzione nella centrale operativa e aggressione fisica al personale di turno.
  • Interventi a domicilio protratti per 5 e più ore.
  • Interferenza nell’attività di coordinamento.

Quindi, a seguito delle gravi accuse riportate nei confronti del personale sanitario, il collegio IPASVI BAT chiede al dott. Gaetano Dipietro che si faccia chiarezza in tempi utili, indicando quali siano le responsabilità, denunciando agli organi competenti tutti i dettagli, così come previsto dal nostro ordinamento, evitando un processo mediatico preventivo che si sta consumando in queste ore nei confronti di tutti gli infermieri impegnati nel Servizio di Emergenza Territoriale del 118 di Bari e della BAT  indistintamente.

Pertanto questo Ente ordinistico si associa all’invito avanzato dal Collegio IPASVI di Bari di  convocare una specifica “conferenza di servizio” utile a rendere chiara ed esplicita a tutti la portata della notizia ripresa dal direttore della testata giornalistica, che non può rimanere incollata nell’immaginario collettivo e classificata come sintesi di un comportamento stereotipato dell’Infermiere che chiede soldi per rendere un pubblico servizio.

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