Il CUP – Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali -, nel corso della sua ultima riunione, di cui la Federazione è membro, in accordo con la Rete delle Professioni Tecniche, ha deciso di organizzare una manifestazione sul tema del diritto ad un equo compenso garantito per lo svolgimento di una prestazione professionale qualificata che si terrà a Roma il prossimo 30 novembre 2017 dalle 9.30 alle 13.00 al Teatro Brancaccio, Via Merulana 244, Roma.
Il programma dei lavori e l’elenco degli interventi vi saranno trasmessi con successiva circolare, una volta approvati dall’Assemblea del CUP il 15 novembre prossimo.
È intendimento comune di tutte le professioni rappresentate dal CUP di invitare alla stessa tutti i rappresentanti delle forze politiche e istituzionali, affinché possa emergere quanto il tema sia di centrale importanza per lo sviluppo delle dinamiche future del mondo professionale.
“A nessuno sfugge, – afferma la presidente nazionale Barbara Mangiacavalli – infatti, quanto gli iscritti agli ordini e collegi professionali siano sensibili a quanto stia succedendo nell’ambito di alcuni particolari settori di attività, non ultimo la Pubblica Amministrazione che, sempre più spesso, dà corso ad affidamenti di lavori e servizi professionali senza prevedere la corresponsione di un compenso per i professionisti”.
Al proposito, la recente sentenza del Consiglio di Stato n. 4614 del 3 ottobre 2017 ha stabilito un preoccupante precedente che potrebbe consolidare, se non smentito dall’approvazione di un testo normativo che introduca il diritto dei professionisti ad un compenso equo, un orientamento pericoloso a cui molte amministrazioni potrebbero in futuro fare riferimento.
“Garantire massimo appoggio all’iniziativa significa avere maggiori chance di riuscire ad incidere positivamente sul tema – conclude la Mangiacavalli – con la previsione nella manovra finanziaria di fine anno di una norma specifica sull’equo compenso, ad oggi prevista limitatamente alla sola avvocatura“.
Per tale ragione la presidente nazionale IPASVI chiede a tutti i Collegi provinciali di offrire disponibilità e collaborazione per dare la massima diffusione all’iniziativa affinché la professione infermieristica possa partecipare numerosa all’evento e dimostrare la doverosa attenzione per un tema sentito da tutte le componenti professionali e che nel nostro caso riguarda i tanti colleghi che erogano le loro prestazioni in regime di libera professione.