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Mucosite

La mucosite, cioè l’infiammazione della mucosa della bocca, è uno degli effetti negativi più comuni e debilitanti delle cure contro i tumori (in particolare della chemioterapia e della radioterapia). Causa dolore, difficoltà ad alimentarsi e può aumentare il rischio di infezioni. E’ importante cercare di prevenire il disturbo e poi trattarlo alla comparsa dei primi sintomi. Con questa Guida si vogliono fornire indicazioni per la prevenzione e il trattamento della mucosite. In particolare si risponderà ai seguenti quesiti:

Che cos’è la mucosite?

La mucosite è un’infiammazione della mucosa della bocca che può espandersi a tutta la mucosa del tratto gastrointestinale fino alla zona anale (mucosite del sistema digerente).
La chemioterapia e la radioterapia sono le principali cause scatenanti anche se fattori come l’età, lo stato nutrizionale, l’igiene della bocca, la produzione di saliva e il fumo possono favorire la comparsa di mucosite e influenzarne la gravità. A ciò si aggiunge che la presenza di batteri, di infezioni parodontali o di protesi può aggravare il quadro, compromettendo significativamente la qualità di vita.

E’ vero che la mucosite è un disturbo molto comune tra le persone che stanno facendo una terapia antitumorale?
VERO. Va incontro a mucosite oltre il 40% delle persone sottoposte a chemioterapia con dosaggio standard e circa il 75% dei soggetti sottoposti a chemioterapia ad alte dosi. Inoltre il disturbo riguarda quasi tutti i pazienti (dal 90-100%) sottoposti a radioterapia della testa o del collo, della zona pelvica o addominale.

E’ vero che a causa dell’infiammazione la mucosa perde la sua funzione di barriera?
VERO. La mucosite causando infiammazione e ulcerazioni fa sì che la mucosa perda la funzione di barriera. Si ha così la comparsa di dolore e di altri sintomi che dipendono dalla sede della mucosite: difficoltà a bere e a mangiare, infezioni, diarrea. Nei casi più gravi si deve ricorrere alla nutrizione artificiale.

E’ vero che l’età e il sesso sono fattori che possono favorire la comparsa di mucosite?
VERO. Fattori come età e sesso possono influenzare l’esordio e la gravità dei sintomi ma la relazione non è del tutto chiara. Nei bambini il rischio di sviluppare una mucosite in caso di terapie antitumorali è sempre più alto rispetto agli adulti, analogamente nelle persone con più di 50 anni il rischio di avere una mucosite grave e di lunga durata è più alto per la ridotta escrezione renale dei farmaci chemioterapici. Sembra inoltre che le donne e le persone di etnia bianca siano più esposte alla mucosite.

E’ vero che solo la chemioterapia può causare una mucosite?
FALSO. Anche la radioterapia può essere responsabile della mucosite e il rischio di malattia è influenzato dalla dose somministrata, dalla dose totale, dall’intervallo di tempo fra le somministrazioni, dalla durata complessiva del trattamento e dalla zona irradiata. Il rischio di mucosite aumenta con l’esposizione concomitante a radioterapia e chemioterapia, in caso di tumore del distretto testa-collo e nella fase precedente al trapianto di midollo.

Quali segni devono far sospettare una mucosite?

Nella mucosite indotta da chemioterapia il segno clinico precoce da non trascurare è l’eritema (arrossamento) con sensazione di bruciore. L’eritema è spesso localizzato alla superficie interna di guance e labbra, in fondo al palato, sulla lingua (in particolare sui lati e nella parte sotto).
Oltre all’eritema può esserci una sensazione di secchezza della bocca. Con il progredire del disturbo possono comparire:
– dolore;
– ulcerazioni con sanguinamento;
– difficoltà a deglutire;
– aumento della salivazione.
E’ importante quindi segnalare subito al medico e all’infermiere se si notano cambiamenti della mucosa per poter valutare la situazione e intervenire rapidamente.

E’ vero che la mucosite può essere più o meno grave?
VERO. La gravità della mucosite è classificata in cinque stadi:

– grado 0, nessun sintomo;
– grado 1, presenza di arrossamenti e di infiammazione;
– grado 2, lievi ulcerazioni, la persona riesce comunque a mangiare cibo solido;
– grado 3, le ulcerazioni e gli arrossamenti sono diffusi, la persona non riesce a inghiottire cibo solido;
– grado 4, le ulcerazioni sono così estese e dolorose che la persona non riesce a nutrirsi per bocca.
E’ vero che la mucosite si manifesta subito, poche ore dopo l’infusione del farmaco chemioterapico?

FALSO. La mucosite compare dopo 4-5 giorni dall’infusione del chemioterapico e generalmente ha un picco 7-14 giorni dopo, con la manifestazione di lesioni ulcerative. Si risolve spontaneamente entro tre settimane dalla fine della chemioterapia.

E’ vero che la mucosite se non trattata può causare conseguenze gravi?

VERO. E’ importante che le persone in terapia antitumorale siano informate su quali sono i primi segni della mucosite in modo da curarla agli esordi. Le conseguenze della mucosite infatti, sebbene in molti casi siano di lieve entità, possono essere anche gravi come il rischio di infezioni gravi e la malnutrizione.

Come si previene la mucosite?

Le azioni preventive variano in funzione della causa della mucosite. In generale però per cercare di prevenire la mucosite si raccomanda una accurata e costante igiene orale. L’igiene orale ha la funzione di prevenire la formazione della placca batterica, contribuendo a mantenere l’integrità delle mucose e prevenire le infezioni. Si consiglia di consultare il dentista prima di iniziare un trattamento chemioterapico e/o di radioterapia perché i controlli odontoiatrici frequenti consentono una riduzione di carie e gengiviti. Si raccomanda, se devono essere effettuati interventi odontoiatrici come per esempio una estrazione dentale o un impianto, di parlare con il dentista per far sì che tutto sia completato almeno un mese prima dell’inizio della terapia antitumorale.
Le indicazioni più specifiche per la prevenzione della mucosite variano in funzione della causa, per esempio:
– le persone sottoposte a radioterapia dovrebbero fare sciacqui con soluzione salina allo 0,9% o bicarbonato di sodio;
– le persone che hanno un tumore della regione testa-collo e che sono trattate con radioterapia a basso dosaggio possono usare un colluttorio alla benzidamina cloridrato;
– nelle persone in cura con chemioterapia (5-fluorouracile) si consiglia la crioterapia orale (ghiaccio in bocca) per 30 minuti.

E’ vero che per prevenire la mucosite è bene detergere i denti regolarmente con uno spazzolino a setole dure?
FALSO. Le linee guida raccomandano una accurata detersione dei denti con spazzolino morbido, da sostituire regolarmente. La pulizia deve quindi essere delicata e applicata a tutta la superficie del dente sia interna sia esterna e comprendere anche le gengive. Dovrebbe essere eseguita per almeno 90 secondi dopo ogni pasto o meglio ogni 4 ore. Si consiglia di spazzolare anche la lingua per rimuovere i batteri e rinfrescare l’alito. Non è raccomandato invece l’uso di colluttori a base di clorexidina.

E’ vero che anche chi utilizza la dentiera deve detergerla regolarmente?
VERO. Chi utilizza la dentiera deve detergerla immergendola in soluzioni a base di acqua e disinfettante dopo ogni pasto e con lo spazzolino deve detergere la lingua e le gengive. In caso di lesioni della mucosa si consiglia di utilizzare la dentiera solo per i pasti.

E’ vero che per prevenire la mucosite da radioterapia si consiglia di effettuare sciacqui con la clorexidina?
FALSO. L’uso di colluttori a base di clorexidina per la prevenzione della mucosite non è raccomandato in quanto la sua efficacia non è dimostrata.

E’ vero che durante la somministrazione della chemioterapia può essere utile tenere in bocca un cubetto di ghiaccio?
VERO. Sembra che sciogliere un po’ di ghiaccio in bocca durante la chemioterapia abbia un effetto preventivo. Il freddo infatti causa una vasocostrizione, limitando quindi la quantità di farmaco che raggiunge le mucose della bocca e limitando in tal modo l’effetto tossico responsabile dell’infiammazione. E’ stato anche valuato se tenere in bocca una gomma da masticare possa avere un effetto preventivo grazie all’aumento della salivazione. Dagli studi disponibili masticare la gomma non sembra però essere un intervento preventivo efficace.

Come si cura la mucosite?

Il trattamento per la mucosite è mirato a risolvere i sintomi e in particolare a trattare il dolore. In generale tuttavia si raccomanda di mantenere sempre una buona igiene orale per ridurre il rischio di infezioni spazzolando i denti con movimento delicato dopo ogni pasto e soprattutto al risveglio e prima di andare a dormire. Inoltre può essere utile:
– idratare sempre le labbra utilizzando vaselina, miele rosato o stick ammorbidenti;
– evitare il fumo di sigaretta e l’alcol;
– evitare i frutti acidi come agrumi e ananas;
– evitare cibi speziati o piccanti;
– bere almeno 1,5 litri al giorno di acqua;
– scegliere cibi morbidi e rinfrescanti come gelati, frappè, yogurt, budini e granite;
– consumare cibi a temperatura ambiente o tiepidi.

E’ vero che per il controllo del dolore da mucosite si ricorre a farmaci analgesici?
VERO. Quando il dolore è importante si ricorre a un analgesico per via sistemica e in molti casi la morfina è il farmaco di prima scelta per la sua efficacia.

E’ vero che la terapia laser è un trattamento raccomandato in caso di mucosite?
FALSO. La terapia laser non è un trattamento raccomandato perchè mancano studi di efficacia. Si segnala tuttavia che due studi di piccole dimensioni condotti su bambini hanno riportato una certa efficacia della terapia laser per il trattamento della mucosite. In particolare lo studio del 2009 (condotto su 21 bambini) ha trovato che la terapia laser a bassa potenza associata all’igiene orale sembra ridurre la durata della mucosite orale da chemioterapia. Analogamente lo studio pilota del 2011 (condotto su 16 bambini) ha trovato che la terapia laser a bassa potenza sembra ridurre l’intensità, la durata e il dolore della mucosite da chemioterapia.

Fonte: Infermieri per la salute

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