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La Federazione Nazionale IPASVI entra a far parte nella Commissione Lea

Commissione Lea, la prima volta per gli infermieri.  Il Ministero della Salute ha comunicato alla Federazione IPASVI l’accoglimento della richiesta per l’inserimento di un rappresentante degli infermieri in seno alla Commissione nella persona della presidente o suo delegato.


Così per la prossima riunione, fissata il 18 gennaio, in cui dovranno essere discussi tra l’altro i pareri ai nuovi livelli essenziali di assistenza espressi dalle commissione Parlamentari, accanto ai componenti di diritto della Commissione e alla FnomCeO, chiamata fino a oggi come unica Federazione a partecipare ai lavori, la convocazione  è arrivata ufficialmente anche alla Federazione IPASVI.

Alla base della richiesta Ipasvi accettata dal ministero, l’ampia attenzione dedicata dai Lea al territorio come luogo in cui si è svolta l’evoluzione epidemiologica che ha consentito i miglioramenti dal punto di vista della salute e della lunghezza e qualità della vita e il ruolo essenziale e istituzionale della Commissione nel controllo sulla loro applicazione e nell’opera di revisione continua per adeguarli in tempi contenuti e mantenere sempre una stretta correlazione tra il bisogno dei cittadini e l’obbligatorietà delle strutture di rispondere a questo.

“I Lea – dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale IPASVI- possono rappresentare l’opportunità di favorire l’introduzione nelle Regioni di nuovi modelli di assistenza in cui, come tutte le analisi nazionali e internazionali attuali sottolineano, l’infermiere assume un ruolo di case e care manager dell’assistenza in team e stretta connessione con le altre figure, ognuno secondo la propria professionalità e le proprie responsabilità e soprattutto in modo coordinato e armonico rispetto ai bisogni di salute reali e alle esigenze dei cittadini. Per questo e per il nuovo e importante ruolo che gli infermieri svolgono negli ambiti descritti, appare utile la loro partecipazione attiva alla Commissione, di cui ringraziamo il ministro Lorenzin”.

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