“Se fossimo in guerra sarebbe una sorta di ‘chiamata alle armi’ – ha commentato il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri –. Per dirla meglio è un richiamo accorato alla responsabilità e alla solidarietà da parte di quei cittadini italiani che possono aiutarci ad effettuare la più grande campagna di vaccinazione di massa degli ultimi decenni con efficacia e tempestività”.
Dal 16 dicembre medici, infermieri e assistenti sanitari possono inviare la propria candidatura per essere “arruolati” per la campagna di somministrazione del vaccino nelle 1.500 strutture individuate e distribuite su tutto il territorio nazionale.
La domanda va perfezionata per via telematica registrandosi sul sito https://personalevaccini.invitalia.it/ e caricando tutti i documenti richiesti all’interno dell’avviso pubblico. In via di predisposizione, sulla stessa piattaforma, un servizio di FAQ per rispondere ai quesiti più frequenti posti dai candidati.
L’avviso è rivolto a cittadini italiani, UE ed extra UE. I contratti avranno una durata massima di nove mesi, rinnovabili in caso di necessità. Si cercano fino a 3.000 medici e 12.000 infermieri e assistenti sanitari.
Il reclutamento e l’inquadramento del personale idoneo avverrà attraverso il ricorso all’istituto della “somministrazione di manodopera” e potrà essere anche libero professionista o pensionato, fa sapere il ministero della Salute, ma non dipendente di Asl e strutture sanitarie (pubbliche e private) per non ridurre i rispettivi organici, già oggi carenti.