Non solo parole, ma fatti. E dopo il Manifesto deontologico per l’emergenza COVID-19 nel quale gli infermieri hanno ribadito il loro impegno – mai venuto meno – per l’assistenza ai cittadini nella pandemia, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), ha realizzato sempre sul versante etico il “commentario” al Codice.
Un e-book che rappresenta un vero e proprio manuale d’uso del Codice deontologico per gli infermieri, senza lasciare nulla al fai-da-te. Ma è anche un’interpretazione autentica per il cittadino degli impegni che gli infermieri prendono nei suoi confronti per garantire il suo benessere e la sua salute.
Un esempio: il tempo di relazione è tempo di cura, prescrive il Codice tra i valori fondamentali della professione. Ma per tempo di relazione non si intende solo la vicinanza all’assistito che è già un bagaglio proprio dell’esperienza e della professione infermieristica e ha giocato un ruolo essenziale nella pandemia per non lasciare sole le persone ricoverate.
“La relazione professionista-cittadino, fondamentale per rispondere a bisogni di cura complessi in continua e rapida evoluzione – spiega la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli nella prefazione al commentario – , è uno degli elementi cardine del sistema salute”.
Chi soffre, spiega il commentario, chiede innanzitutto di essere creduto, e credere nella sofferenza fisica o morale di un altro non è sempre facile e immediato. Essere creduto nella sofferenza costituisce la porta per essere compreso e attraverso la comprensione si può dispiegare la possibilità di instaurare un rapporto di fiducia che consenta di essere aiutato.
Ma non solo: è necessario farsi carico anche del contesto di riferimento della persona assistita (i caregiver, la famiglia ecc.), che può costituire una risorsa importante per il percorso di cura.
Poi il rispetto. È l’elemento costitutivo del rapporto tra l’Infermiere e la persona. Vi è rispetto quando si “riconosce” l’altro, i suoi diritti, silenzi, stati emotivi; le sue volontà, sensazioni, paure, e quelli dei suoi cari. Solo attraverso questo rispetto può nascere la fiducia nel rapporto, che è uno dei fattori di qualità della dinamica infermiere-persona. Nel rapporto infermiere persona assistita viene attribuito un importante valore al concetto etico di caring e i comportamenti orientati al caring (prendersi cura) sono spesso considerati fondamentali per il ruolo dell’infermiere.
Questo deve sapere l’infermiere e di questo impegno possono essere certi i cittadini. Lo hanno visto durante COVID: nessuno è stato mai lasciato solo. E lo vedranno sempre perché per gli infermieri è un impegno professionale, morale ed etico di cui hanno autonomamente scelto di farsi carico.
La comunicazione, tuttavia, non è solo interpersonale. Può servire per campagne di sensibilizzazione, contribuisce alla diffusione e la discussione di buone pratiche di assistenza, di educazione sanitaria e dei risultati della ricerca, alla costruzione di una rete di riferimento affidabile sui temi della salute, alla condivisione di esperienze, aumenta l’aggregazione professionale, consente di rappresentare e tutelare la professione infermieristica. E può passare ad esempio attraverso i social media, che la professione infermieristica, prima tra tutte, ha da tempo regolamentati. Il commentario non stabilisce censure, ma spiega agli infermieri di cosa parlare, quando e a chi, in che modo, quando tacere, perché parlare , dove e come.
Ma la FNOPI non si ferma al commentario. E’ la prima pietra di una nuova collana di ebook gratuiti che la Federazione pubblicherà periodicamente e che per ora, fino all’inizio del 2021, prevede altri argomenti importanti per l’assistenza: un vademecum per la libera professione infermieristica, le specializzazioni infermieristiche, la simulazione in formazione (l’utilizzo cioè della tecnologia per l’apprendimento), le specializzazioni, l’infermiere di famiglia e di comunità e altri.
Un sostegno reale e uno strumento quindi per gli infermieri – e non solo – per essere davvero infermieri.