L’Amministrazione comunale di Margherita di Savoia ha deciso di omaggiare il personale sanitario colpito dal covid 19 con la realizzazione e l’intitolazione di un monumento situato presso la villa comunale il 30 giugno alle ore 19:30.
Iniziativa meritoria e nobile che merita l’apprezzamento anche da parte di questo Ordine professionale.
Ma i nostri elogi vengono cancellati da una imperdonabile mancanza compiuta dall’amministrazione comunale margheritana e dal suo sindaco, Bernardo Lodispoto: sulla targa apposta sul monumento, è stata incisa una frase di ringraziamento rivolta a medici e operatori sanitari “caduti nella lotta al Covid 19”. Nessun riferimento agli infermieri, dimenticati in maniera grossolana dall’amministrazione margheritana.
Perché, va ricordato, gli infermieri accanto ai medici, hanno combattuto e combattono in prima linea questa silenziosa “guerra sanitaria”.
Ci permettiamo di ricordare all’amministrazione comunale di Margherita di Savoia e al suo sindaco, che gli infermieri hanno affrontato la pandemia con grande senso di responsabilità e abnegazione fin dal primo giorno perseguendo come unico obiettivo la salute dei propri concittadini.
In questa emergenza pandemica l’Ordine degli infermieri della BAT, in tutte le occasioni ha ricordato e onorato la memoria delle 87 vittime che hanno contratto il virus durante il loro servizio. Gli infermieri sono la categoria più colpita dal covid con ben 109mila contagi (fonte Istat).
Questi numeri evidentemente sfuggono all’amministrazione comunale di Margherita di Savoia e al sindaco. Che, se non sbagliamo, ha nella sua squadra di governo cittadino un assessore che svolge la professione di infermiere.
Per questo l’Ordine delle Professioni infermieristiche della BAT e tutta la comunità professionale rappresentata, declina l’invito a partecipare all’evento di inaugurazione del monumento.
Una diserzione civile, un’assenza che non dovrebbe creare nessun disagio all’amministrazione comunale margheritana e al suo sindaco: gli infermieri non ambiscono a passerelle mediatiche, ma con senso di responsabilità, preferiscono stare, come sempre, al fianco dei cittadini nei luoghi di cura.