Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio Mondiale della Sanità (OMS), al momento si stanno registrando epidemie in diverse parti del mondo (in particolare in Italia, Iran e Corea del Sud) con dinamiche di trasmissione ancora poco decifrabili, che non consentono di ricostruire il quadro completo della diffusione e letalità del nuovo Coronavirus, e di predire con certezza gli scenari futuri.
Quel che sembra consolidarsi, almeno in base alle analisi fatte finora, è che la “SARS-CoV-2” è un virus che si diffonde velocemente, ma con un tasso di letalità basso (vale a dire, la percentuale di decessi che una malattia provoca in un gruppo di persone ammalate).
Cosa ci aspetta, dunque? Forse è arrivato il momento di accettare l’idea che l’epidemia del nuovo Coronavirus è difficile da contenere al di fuori della Cina, si sta diffondendo in sempre più paesi, e che bisogna evitare di farsi prendere inutilmente dal panico.
Tutto questo deve creare allarme? L’infermiere OPI BAT Michele Calabrese durante la trasmissione televisiva di Casa Serena del 03/03/2020 ci fa riflettere sulle caratteristiche del virus, su quanto sia difficile contenerlo e quanto sia complicato capire cosa testare per poter individuare catene di contagio e reti di trasmissione.