Non tarda la risposta del dott. Gaetano Dipietro ai presidenti dei collegi IPASVI di Bari e BAT per fare chiarezza, in tempi utili, sulla vicenda del sistema di emergenza 118. Una risposta che richiede particolare attenzione nei modi e nei tempi presentati.
Una nota indirizzata ai responsabili della ASL BARI e dell’A.O.U. Policlinico che si concludeva con l’invito a valutare e a prendere, sui due casi segnalati, ovviamente se ritenuti necessari, provvedimenti disciplinari e, se ritenuto giusto, la denuncia all’autorità giudiziaria. Alla nota sono state allegate 5 (cinque) registrazioni telefoniche, chiaramente esplicative e necessarie per la valutazione.
“Con una manipolazione copia e incolla o meglio cancella – continua Dipietro – le segnalazioni pregresse, quelle elencate e caratterizzate in originale come “ho segnalato”, sono state trasformate in mie accuse attuali, e ad esse riferite i termini di arroganza, maleducazione, mancanza di deontologia, spregio alla salute del cittadino e non so quante altre caratteristiche tutte negative, che caratterizzano a mio giudizio i due episodi attuali”.
Mistificando, si è voluto far risultare un atteggiamento accusatorio verso tutti e non la realtà del fatto e cioè la segnalazione immediata, riservata, precisa, puntuale e per via gerarchica nel rispetto del contratto di lavoro, di due eventi o comportamenti da stigmatizzare ed anche sanzionare qualora, come richiesto, si fossero evidenziati elementi degni di sanzione o denuncia.
Concludendo, il dott. Dipietro rimane a nostra disposizione per ogni necessario ulteriore chiarimento, scusandosi con la Direzione Generale Strategica dell’ASL BAT e con il dott. Narracci in primis, coinvolto senza alcuna volontà in una querelle che non tocca nemmeno lontanamente il personale del servizio di emergenza tutto della sua Azienda. “Per quanto riguarda le accuse e le offese che da altri mi sono state e mi verranno mosse, non è questo il luogo in cui discuterne. Non esiterò a difendere la mia onorabilità di uomo, la mia professionalità di medico ed il prestigio e l’autorevolezza di cui ho sempre goduto nella mia vita lavorativa”.