Il 6 marzo, dalle colonne di Famiglia Cristiana, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha parlato del nuovo Piano Sanitario 2011/2013. “Tra le novità in arrivo, anzitutto un sistema sanitario non più fondato solo sugli ospedali, ma su una rete di servizi d’assistenza territoriale – ha detto –. Protagonisti del cambiamento saranno soprattutto i medici di base e le farmacie. I ricoveri dovranno essere brevi, preferendo strutture residenziali o domiciliari”.
In questo riassetto, molti ospedali verranno riconvertiti, così come il 30% dei reparti di maternità (ogni struttura che effettua meno di 500 parti l’anno sarà tagliata), ma solo nell’intento di fornire selezionate strutture regionali. Questo, tenendo conto del continuo invecchiamento della popolazione e delle sfide future: tumori sempre più diffusi ed obesità infantile.
“Sul fronte delle neoplasie – continua Fazio –, ci stiamo muovendo con campagne di prevenzione continue, mentre su quello della cattiva salute dei giovani, stiamo insistendo, specie al Sud, con la promozione dell’attività fisica e di un’alimentazione più sana”. Per quanto concerne il personale, la lacuna nella formazione di nuovi infermieri è una nota molto dolente: “In Italia, si dovrebbero formare almeno 22mila infermieri l’anno – ha concluso il Ministro – , ma purtroppo si arriva a stento a 16/17mila. E questo, purtroppo, si ripercuote sulla gestione dei reparti”.