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Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale

Lo stato nutrizionale contribuisce alla qualità della vita di ognuno e l’alimentazione costituisce un importante fattore di rischio per numerose patologie. Alla luce delle stime di incidenza e prevalenza di alcune patologie cronico-degenerative per le quali l’alimentazione è un fattore determinante, l’Oms e l’Ue hanno pianificato una politica internazionale finalizzata all’adozione di abitudini di vita sani.

In Italia, il ministero della Salute ha istituito un tavolo tecnico che ha predisposto linee di indirizzo nazionale per rendere omogenee le attività connesse alla ristorazione ospedaliera e assistenziale volte a migliorare il rapporto dei ricoverati col cibo.

Tra le tematiche affrontate, di grande attualità – e rilevanza – per il benessere psicofisico del paziente, le strategie gestionali e clinico-nutrizionali da adottare per la prevenzione e cura della malnutrizione e la descrizione delle modalità organizzative della ristorazione.

Una corretta alimentazione costituisce uno straordinario fattore di salute e la nutrizione va, perciò, inserita nei percorsi di diagnosi e cura. Secondo le linee guida, all’infermiere compete la rilevazione e il monitoraggio dei parametri antropometrici di base, punto di partenza per un uso corretto del prontuario dietetico.

La ristorazione in ospedale e nelle strutture assistenziali deve dunque divenire un momento di educazione alimentare e di vera e propria cura.

Col ministero delle Politiche agricole, poi, si è condiviso l’impegno a sostenere la dieta mediterranea, la tradizione agro-alimentare italiana e un maggiore consumo di frutta e verdura. Molto importanti gli accordi con il settore privato, per l’impegno ad adeguare i prodotti alle esigenze di una sana alimentazione, attraverso la riformulazione di alcuni alimenti (riduzione del sale nel pane e riduzione/eliminazione dei grassi) e per una maggiore attenzione alla salute nella divulgazione pubblicitaria.

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