Solidarietà dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT al popolo palestinese
Denuncia dell’Opi BAT: “Colpire la salute significa violare i diritti umani fondamentali. Il silenzio è complicità”
Gaza, salute sotto assedio: negare cure e cibo è crimine di guerra. Solidarietà dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT al popolo palestinese
Denuncia dell’Opi BAT: “Colpire la salute significa violare i diritti umani fondamentali. Il silenzio è complicità”
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT esprime con fermezza la propria solidarietà al popolo palestinese, in particolare a chi vive nella Striscia di Gaza, oggi teatro di una delle peggiori crisi umanitarie del nostro tempo. Come professionisti della salute, non possiamo restare in silenzio di fronte al sistematico blocco degli aiuti umanitari, alla distruzione delle infrastrutture sanitarie e alla negazione del diritto alla cura, al cibo e all’acqua.
Secondo le denunce delle organizzazioni internazionali presenti sul campo, tra cui Medici Senza Frontiere e l’OMS, la situazione sanitaria è al collasso: ospedali senza elettricità, personale medico sotto attacco, mancanza di medicinali, strumentazioni, acqua potabile e carburante. Almeno 1.400 operatori sanitari palestinesi hanno perso la vita dall’inizio del conflitto e si stima che il numero totale delle vittime civili abbia superato quota 70.000, con una riduzione dell’aspettativa di vita di oltre 30 anni in meno di dodici mesi.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT denuncia che impedire l’accesso agli aiuti e usare la fame come arma di guerra sono atti che configurano crimini contro l’umanità, come già stabilito dal diritto internazionale umanitario e riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia.
Particolare preoccupazione desta la condizione di donne, bambini e pazienti cronici, che restano senza cure salvavita. Il 25% dei bambini visitati dalle équipe umanitarie soffre di malnutrizione acuta e le donne incinte non possono partorire in sicurezza per l’assenza di strutture sanitarie funzionanti.
Di fronte a questo scenario, l’Opi BAT rivolge un appello:
• Per un cessate il fuoco immediato
• Per la riapertura dei corridoi umanitari
• Per la protezione dei professionisti sanitari
• Per il rispetto del diritto universale alla salute, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Costituzione dell’OMS
Facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica Mattarella
Durante la cerimonia del “Ventaglio” al Quirinale, il Presidente Sergio Mattarella ha dichiarato:
«La situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile». È «inaccettabile il rifiuto del governo israeliano di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario». È «disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani». È «difficile, in una simile catena di atti, vedere errori involontari e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente». È deplorevole che anche la distruzione della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza sia stata definita un «errore»; ma come ricordano Seneca e Sant’Agostino: «Errare humanum est, perseverare diabolicum».
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT invita tutti gli operatori sanitari italiani e le istituzioni del nostro Paese a prendere posizione, perché la neutralità in sanità non significa indifferenza. Il silenzio, in contesti di violenza sistematica, è complicità.