In questi giorni, sono pervenute diverse richieste di informazioni relative all’aumento della quota annuale di iscrizione all’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia BAT a decorrere dall’anno 2022 approvata dal Consiglio Direttivo nella seduta del 20/12/2021 con delibera n. 109 (aumento da 75€ a 85€).
Il documento di pagamento della quota di iscrizione è stato inviato a mezzo PEC a circa 2529 iscritti che hanno provveduto ad attivarla attraverso la nostra segreteria, gratuitamente oppure a comunicarne una in loro possesso. 169 iscritti non hanno ancora provveduto ad attivare o comunicare la propria PEC per cui abbiamo dovuto inviare a domicilio il bollettino postale con aggravio di spesa.
L’attivazione della casella PEC, ricordiamo è OBBLIGATORIA per tutti i professionisti iscritti ad un ordine professionale. Anche se non richiesta direttamente all’Ordine scrivente, è necessario comunicarla in segreteria.
QUOTA ANNUALE DI ISCRIZIONE
La quota annuale di iscrizione di fatto è una tassa. Come tutte le altre, ovviamente, non sono mai gradite e sembrano immotivate.
Entrando nel merito, condividiamo con Voi questo comunicato, allo scopo di chiarire aspetti e motivazioni che ne hanno determinato l’aumento.
Determinazione dell’importo da pagare – ultime variabili di incremento della quota:
Una parte della quota annuale di iscrizione viene versata a Roma, alla Federazione Nazionale (FNOPI). Rispetto allo scorso anno la FNOPI ha deciso di aumentare la quota che ciascun Ordine provinciale versa in riferimento al numero di iscritti.
La quota annuale dell’Opi Bat è stata determinata conseguentemente dall’aumento stabilito dalla FNOPI.
La parte che resta viene utilizzata per soddisfare le voci di bilancio, consultabili sul sito di questo Ordine, di cui l’iscritto può chiedere giusta motivazione rispondendo all’invito di partecipazione in sede di assemblea per l’approvazione.
In sintesi le quote vengono impiegate per tutte le attività e servizi che riguardano gli iscritti della provincia previste dalla legge (oggi disponibili anche con accesso multimediale) e coprono “i costi vivi” di esercizio dell’Ente, inclusi i costi di gestione e manutenzione della sede e tutti adempimenti che rivengono dalla legge 3/2018.
La quota può essere pagata attraverso il bollettino postale o attraverso il c/c attraverso il codice “CBILL”. In questo caso bisognerà cercare il nostro ente (Opi Bat), purtroppo ancora inquadrato come “collegio ipasvi della provincia Barletta Andria Trani”.
- Il mancato ricevimento della documentazione necessaria per il pagamento della quota
Può essere legata a diversi fattori:
- Per una piccola parte a ritardi o smarrimenti da parte dell’ente incaricato alla consegna;
- Indirizzo di domiciliazione dell’iscritto inesatto o non aggiornato;
- Mancata attivazione o comunicazione della casella Pec, divenuta obbligatoria.
Al verificarsi di qualsivoglia condizione, o semplicemente per richiedere informazioni ricordiamo che è possibile contattare la segreteria, oggi disponibile anche tramite whatsApp.
- Si continua a ricevere la documentazione di pagamento anche dopo essere andati in pensione
È facoltà dell’iscritto di restare tale anche dopo il collocamento a riposo, per il loro piacere continuare a sentirsi parte di un gruppo professionale oppure per proseguire l’attività altrove.
È comunque in diritto di ogni iscritto, chiedere la cancellazione dall’ordine in caso di collocamento a riposo (con apposita documentazione scaricabile dal sito www.opibat.it) ma la domanda va presentata!
In caso contrario l’ordine continuerà ad inviare la documentazione di pagamento.
- La quota di iscrizione annuale non è uguale in tutta Italia e per tutte le professioni sanitarie
Gli oltre 100 Ordini professionali italiani, pur appartenendo alla stessa categoria professionale, possono differenziarsi tra loro sul piano logistico ed organizzativo. Influiscono nella attribuzione della diversa quota principalmente il numero degli iscritti, le peculiarità territoriali, gli obiettivi programmati, la presenza dei dipendenti, la gestione della sede ed il grado di operosità dell’ente facilmente deducibile dalle voci descritte in bilancio.