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“La sanità non funziona senza infermieri”: parte campagna per il 12 maggio 2019

L’Ordine più numeroso d’Italia, con oltre 450mila iscritti, ha deciso di raccogliere immagini da ogni parte del Paese, per descrivere e promuovere, agli occhi dell’opinione pubblica, gli ambiti in cui il “nuovo infermiere” quotidianamente opera e le competenze avanzate che attualmente caratterizzano la professione.

“La sanità non funziona senza infermieri” questo è lo slogan scelto dalla FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) per la campagna di comunicazione lanciata in occasione del 12 maggio, data in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere.

Intendiamo comunicare correttamente ciò che siamo e che rappresentiamo nella realtà di tutti i giorni agli occhi dei cittadini: la migliore risposta a posizioni che ostacolano il cambiamento e che non tengono conto dei progressi intervenuti negli ultimi anni ”, dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI.

Una campagna che sta avendo ottimi riscontri, grazie alla collaborazione e alla creatività messe in campo da tutti gli Ordini provinciali degli infermieri. Le immagini raccolte, pubblicate su tutti i canali a disposizione della Federazione, danno conto di numerose attività professionali che attualmente vedono gli infermieri protagonisti, anche in contesti insoliti, che vanno ben oltre il consueto scenario di ospedali e case di cura, spingendosi fino alla gestione di situazioni di massima emergenza o anche alle missioni militari all’estero.

I nostri iscritti oggi sono chiamati a presidiare il territorio, ad accettare la sfida dell’assistenza domiciliare integrata, a mettersi in gioco anche in qualità di consulenti e liberi professionisti, e nei settori più disparati, a partire dalla prevenzione delle patologie e dalla promozione di corretti stili di vita”, spiega la presidente Mangiacavalli.

Gli infermieri rappresentati dalla campagna esercitano nelle scuole, nei centri antiviolenza così come nei campi estivi o sui luoghi di lavoro dove sono più frequenti gli infortuni; coordinano il processo di donazione di organi e tessuti; insegnano all’università; sono il punto di riferimento per i malati rari; gestiscono ambulatori e interi reparti; utilizzano strumenti tecnologici all’avanguardia, dagli ecografi di ultima generazione al telecontrollo dei pacemaker.

Offrendo questa panoramica, seppur non esaustiva, degli ambiti in cui il nuovo infermiere agisce intendiamo anche essere da stimolo politico in contesti del Paese dove lo sviluppo infermieristico stenta ancora a decollare, fornendo uno strumento di analisi in più a livello territoriale a cittadini e associazioni per chiedere l’attivazione di determinati servizi, figure, ambiti di responsabilità che ci vedano protagonisti come sempre al loro fianco”, conclude la presidente FNOPI.