Nel nostro Paese, una persona ogni circa 1000 abitanti perde la vita per morte cardiaca improvvisa; la sua asintomaticità è la causa principale di tali decessi. Si verifica, appunto, un’improvvisa cessazione della funzione di pompa del nostro cuore (Arresto Cardiaco (AC) o Arresto Cardio-Circolatorio (ACC) che porta inesorabilmente alla morte se non si interviene tempestivamente con opportune manovre rianimatorie.
In Italia, l’attuale tasso di sopravvivenza dopo un arresto cardio-circolatorio è solamente del 2%: ciò è determinato dal tempo di intervento dei soccorritori che, mediamente, si aggira intorno ai 12-15 minuti.
Per la persona colpita da arresto cardiaco, ogni minuto che passa è di vitale importanza: in soli sessanta secondi, infatti, si abbassano del 10% le sue possibilità di restare in vita. Dopo soltanto 5 minuti di tempo, le possibilità di salvezza scendono al 50%. Per questo motivo, oltre il 70% delle vittime di arresto cardiaco muore prima di raggiungere l’ospedale.
Nella trasmissione andata in onda su Teleregione il 19/03/2019 è stato ospite il vicepresidente OPI BAT Paolo Barile per informare e far conoscere tutte le procedure per soccorrere una persona con arresto cardiaco e su come utulizzare il defibrillatore semiautomatico (DAE).