I presidenti Papagni ed Andreula scrivono al Presidente della Puglia, nonché assessore alle politiche della salute, Michele Emiliano, che istituisce un organismo tecnico – consultivo per le politiche sanitarie chiamato “Consiglio Sanitario”, consegnando alla professione medica le chiavi di gestione.
Il Consiglio Sanitario, voluto da Emiliano e dalla sua maggioranza di governo, istituito dalla legge regionale 29 marzo 2016, n.4, pone al centro la professione medica e rilega tutte le altre professioni sanitarie del ruolo della dirigenza e del comparto nel mero ruolo di comparsa-maggiordomo. “Gli Infermieri, di fatto la più rappresentativa professione sanitaria, esclusi” – È quanto emerge dalla lettura del Decreto del Presidente Emiliano n. 643 del 6 dicembre 2017.
Nel mentre il Parlamento Italiano approva la legge sugli ordini delle professioni sanitarie che colloca la professione sanitaria di Infermiere tra le professioni cui si riconosce la piena rappresentanza professionale attraverso la trasformazione del Collegio IPASVI in Ordine al pari della professione medica, il Governatore Pugliese boccia e arretra con la sua maggioranza gli infermieri pugliesi, negando loro la possibilità di sedere “dignitosamente” all’interno di un organismo consultivo a “forma piramidale”, definito con una “discutibile” legge regionale istitutiva del Consiglio Sanitario.
L’organismo, come si evince nella legge istitutiva, (art. 2) dovrebbe svolgere le seguenti funzioni:
- fornire pareri sugli effetti e sui risultati prodotti dalle deliberazioni di Giunta e dalle leggi regionali in materia di tutela della salute, contribuendo all’innovazione e allo sviluppo della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari;
- svolgere attività di valutazione delle qualità dei percorsi formativi relativi alle figure professionali che intervengono nelle attività sanitarie e socio-sanitarie;
- elaborare linee-guida e pareri sugli aspetti di carattere strettamente tecnico-scientifico sulle attività sanitarie;
- fungere da osservatorio sulle attività di ricerca medico-scientifica condotte nella regione Puglia.
I presidenti dell’ordine degli infermieri di BAT e Bari concludono che: “Sostanzialmente le funzioni cui l’organismo dovrebbe occuparsi, esprimendo non solo sono sotto dimensionate rispetto alle funzioni che la legge dello Stato assegna agli Ordini Professionali, ma svilisce in contenuti, per come l’organismo è stato ideato, i ruoli e l’identità professionale universalmente riconosciuta, a partire dagli ordinamenti accademici, alla professione sanitaria di Infermiere. Risibile, negli aspetti funzionali, la funzione descritta al punto 4). La Puglia di Emiliano, la casa della partecipazione. Gli Infermieri Pugliesi ringraziano“.