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Infezioni in corsia: il commento degli infermieri

Dall’analisi elaborata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), condotta nel 2010 in 50 ospedali italiani, si può tracciare un quadro aggiornato sul tema delle infezioni ospedaliere. È emerso che ad esserne colpiti sono circa 400mila pazienti l’anno (con una tasso di mortalità del 2%).

“Come evidenziano i dati dell’Iss – spiega Annalisa Silvestro, presidente della Federazione nazionale Ipasvi – il problema è grave. Ci sono situazioni clinico-assistenziali in cui il fenomeno è di difficile gestione, specie se in una corsia troviamo uno o due infermieri per 30 pazienti. In tal caso, è difficile mantenere standard adeguati ed elevati di prevenzione. Per cercare di ridurne la portata, è necessaria la puntuale osservazione delle basilari norme igieniche e l’impegno di tutti, ma se si continua a tagliare personale, soprattutto quello infermieristico, non ci saranno risultati”.

In effetti, non si può pensare di risollevare le sorti economiche del sistema riducendo sempre il personale: è in questo quadro che le infezioni ospedaliere sono divenute – e diventeranno – un problema sempre più grave.

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