Dal 44esimo Rapporto annuale Censis sulla situazione sociale del Paese, si apprende che l’informazione medica “corre” sempre più sul web: cresce, infatti, il numero degli italiani che prova a fugare dubbi o cerca notizie sanitarie in rete (34%), anche se la tv resta la prima fonte di informazione sanitaria per quasi un italiano su due (42,9%).
Dall’indagine emerge che ricorre al medico di famiglia per accedere a una comunicazione diretta il 20,3% del campione (dato che sale al 31,1% tra i soggetti meno istruiti); il 2,5% si rivolge al medico specialista e il 2,3% al farmacista.Questo, senza dimenticare, il passaparola tra amici, colleghi e parenti (indicato come il mezzo principale per acquisire le informazioni dal 18,7% degli intervistati) e il 25,8% degli italiani che si affida a giornali e riviste. Il 12,6% individua in internet il primo strumento a cui ricorrere, se però se ne valuta un uso più generico (non considerando il web come principale fonte di informazione in materia sanitaria) il dato degli utilizzatori sale al 34%. A sceglierlo, sono soprattutto i più istruiti: il dato sull’uso di internet, infatti, è molto variabile, in base ai livelli di istruzione (oscillando tra il 5,4% delle persone con la sola licenza elementare fino a superare il 45% tra coloro che sono in possesso del diploma o della laurea).Il 29,5% naviga in rete per cercare informazioni su patologie specifiche; il 18,4% per trovare informazioni su medici e strutture a cui rivolgersi.Inoltre, il 2,1% (e il dato è sensibilmente più alto tra i soggetti laureati, arrivando al 7,4%) frequenta forum on line, chat, blog e consulta altre communities di pazienti per scambiare informazioni e pareri.A questi comportamenti ne vanno sommati altri, come l’abitudine di prenotare visite specialistiche ed analisi mediche via internet (5,3% degli italiani, dato che sale al 9,5% fra i laureati), o l’acquisto di farmaci on line, praticato dall’1,9% del campione intervistato.